Comunità di vita consacrata Cavanis come case di spiritualità

evangelizzare e formare “fanciulli e giovani” ...

Il messaggio di Gesù è gioioso e nello stesso tempo profondamente coinvolto con la sofferenza umana. Come avrebbe potuto attirare i bambini senza sorridere e i sofferenti e gli sconfitti della vita senza uno sguardo di compassione, e i peccatori senza essere il “volto misericordioso del Padre”? 

Oggi, la Chiesa nella missione che Gesù le ha affidato è chiamata ad agire come lui perché non esiste per se stessa ma per continuare l’azione di salvezza per “fare di Cristo il cuore del mondo” e far conoscere “quali ricchezze Dio nella sua munificenza ha dato ai popoli”. 

Nella Chiesa, la vita consacrata Cavanis, arricchita dai carismi dati dallo Spirito ai Fondatori ha la missione di : evangelizzare e formare “fanciulli e giovani” e “dare gli esercizi spirituali a giovani e adulti, per favorire la continuità di formazione cristiana, la revisione di vita e la conversione a Dio” (Cost. 3, 2-3), in modo gioioso e profondamente coinvolto con le sofferenze umane.

Non è questione di strutture, ma di spiritualità, di “stare con i giovani e la gente”, di ascoltare e condividere, in dialogo soprattutto con i poveri nei i vari contesti culturali dove ci troviamo a vivere, di essere lievito e sale del mondo, “servi di tutti facendosi tutto a tutti”… ”desiderando dare non solo il Vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari” (1Ts 2, 5-8).

Ogni consacrato è chiamato a fare della sua comunità/casa un centro di spiritualità tendendo “alla propria santificazione, imitando Gesù Cristo Signore, che obbediente al Padre, prima diede l’esempio poi insegnò” (Cost, 3,1). La parola “spiritualità” non è “innocente”, spesso evoca evasione dal mondo reale, disgusto e noia, fuga e assenza di concretezza materiale.

Le comunità/case religiose Cavanis sono centri di spiritualità, “presenza” del Risorto e “ermeneutica, profezia visibile e palpabile del Vangelo”, come dice Papa Francesco? La Congregazione si dedica agli Esercizi Spirituali come compito specifico del suo apostolato; con la predicazione e con la direzione di case proprie, offre questa fonte di conversione, di santità e di impegno apostolico ad ogni categoria di persone”( Cost. 57). Quando si dice “Congregazione” si intendono le persone, i congregati. Il Capitolo come affronterà questa questione?

C’è nell’umanità un grande bisogno di spiritualità, di indagare l’uomo nella sua tensione verso l’Infinito, nel suo desiderio di Assoluto. Insieme a quella legge di gravità del peccato che tenta di tirare l’uomo verso il basso, il suo sguardo cerca l’Infinito e il ritorno alla casa del Padre. “L’umanità è in un momento di positiva provocazione”, di bisogno di silenzio, grembo della Verità, nonostante si viva in una cultura da stadio che ci spinge a rapportarci con l’altro come se fosse un avversario.

L’uomo che guarda in alto non evade, ha i piedi per terra e a volte anche il cuore troppo per terra, ma chiede aiuto a quanti riescono a vivere un’esperienza di fede. Il Vangelo ci racconta degli inizi della convivenza degli apostoli con Gesù”, la grazia dei primi tempi”. I religiosi Cavanis hanno bisogno di ricordarsi del “primo amore” per non rimanere sepolti dalle abitudini e dal peso delle istituzioni. Gesù li invita a “prendere il largo” con umiltà, ad uscire dalla paranoia delle “reti vuote” perché più ci si fissa su questo vuoto più si diventa vuoti.

“Direzione di case proprie…per gli esercizi spirituali”. Per la “predicazione e direzione” la Congregazione attualmente ha tre case (comunità?), ma quanti Cavanis si dedicano alla “predicazione e direzione” e cosa si intende oggi per “case di spiritualità, predicazione e direzione, incontri di spiritualità”?  

Come tutto quello che esiste sotto il sole anche le nostre opere educative o le case di spiritualità possono perdere…spiritualità, motivazioni, autenticità e ragione di esistere per mancanza di “confratelli e laici preparati” a questo scopo (58/a) o perché diventano case di ospitalità e di varie altre iniziative per poter sopravvivere economicamente. Chiediamo al Capitolo un parere al riguardo.    

P. Diego Spadotto, CSCh

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