Nel primo numero della rivista Charitas di quest’anno vogliamo confermare l’impegno di “condividere per unire”, perché crediamo che ogni nostra aspirazione e desiderio possano avverarsi quando ognuno riesce a trovare la parte migliore di sé e la mette in comune.
In questi tempi difficili abbiamo visto molti esempi belli e edificanti che ci hanno aiutato a credere, nuovamente almeno per un momento, nella capacità di rigenerazione e superamento delle persone. Questa è la logica della ripartenza: condividere ciò che unisce per costruire nuove possibilità. Ogni persona è una grande risorsa per tutte le altre persone del mondo.
Nelle pagine della nostra rivista abbiamo cercato, con semplicità e consapevolezza, di migliorare ancora molto, di trovare un modo di condividere con voi, cari lettori, la parte migliore, bella e importante dell’operato dei religiosi e laici Cavanis che in mezzo alla pandemia, non si sono risparmiati a favore dei ragazzi e dei giovani.
In questo numero troverete racconti e testimonianze, notizie di fatti e avvenimenti vissuti o realizzati con amore e speranza, sempre nell’unità di intento e di fede nella divina Provvidenza e con speranza nel futuro.
Siamo riconoscenti a chi ha collaborato con noi perché questo numero della rivista Charitas fosse un’occasione per condividere tante belle notizie sulle realtà che i religiosi e laici Cavanis stanno costruendo nel mondo, attraverso la formazione e l’educazione di bambini, ragazzi e giovani. Sarà bello leggere e riscontrare nelle pagine del Charitas le prove tangilibili di come durante questo buio, confuso e difficile periodo della nostra storia recente, i Cavanis non siamo stati a guardare. Finché saremo in grado di “condividere” resteremo uniti e il mondo sarà migliore anche perché i Cavanis non smettiamo mai di operare per il bene.
Buona lettura.
P. Edmilson Mendes, CSCh – Superiore Delegato