Chiesa Sant’Agnese a Venezia: La culla dell’Istituto Cavanis!

Nel ricordo del martirio di Sant’Agnese, pubblichiamo alcune informazioni sulla chiesa dove è nato l’Istituto Cavanis. 

Chiesa di Sant’Agnese e la Cappella del Crocifisso, annessa alla Chiesa, dove hanno dato inizio alla Congregazione Mariana nel 1802 e dove dal 1923 sono sepolti i Venerabili Fondatori.
Chiesa di Sant’Agnese e la Cappella del Crocifisso, annessa alla Chiesa, dove hanno dato inizio alla Congregazione Mariana nel 1802 e dove dal 1923 sono sepolti i Venerabili Fondatori.

Nel ricordo del martirio di Sant’Agnese, pubblichiamo alcune informazioni sulla chiesa dove è nato l’Istituto Cavanis. Per uno studio più completo e approfondito leggere la Storia della Congregazione delle Scuole di carità, scritta dal Rev.do P. Giuseppe Leonardi archivista e storico dell’Istituto Cavanis. 

La sua monumentale opera di ricerca raccoglie dettagli preziosi come testimone di una storia intensa, viva e ricca che continua a segnare l’identità di Venezia e non solo. 

La Chiesa di Sant’Agnese a Venezia, la chiesa-madre dell’Istituto Cavanis, risale almeno alla prima metà del secolo XI (forse addirittura al secolo IX o X) e sarebbe stata fondata da una famiglia Mellini; il primo documento certo è del 1081, quando è citato un suo parroco o piovano, il prete Pietro.

Le opinioni circa la fondazione della Chiesa parrocchiale di Sant’Agnese variano. Alcuni attribuiscono il merito alla famiglia Molini, nobile nei passati tempi in Venezia e attualmente a Roma e Firenze, mentre altri ritengono più verosimile che sia stata eretta dalla famiglia Molina.

La chiesa di Sant’Agnese sorge accanto al campo omonimo, attualmente più ampio rispetto al passato poiché ha inglobato lo spazio che prima era il rio di S. Agnese. Il campo comprende quattro platani e panchine rosse. La chiesa romanica affianca il campo, conferendo al luogo un particolare carattere. Altri edifici di proprietà dell’Istituto Cavanis si trovano nel campo di Sant’Agnese: casa Scarpa, all’inizio della Calle A. da Ponte, in comproprietà tra l’Istituto e la Pia Società del S. Nome di Dio; un grande edificio ricostruito alla fine dell’Ottocento o inizio Novecento, affittato dall’Istituto, nel cui pianterreno opera il Club Delfino, una palestra diretta dal diacono Giuseppe Baldan. Una lapide al n. civico 812 ricorda il pittore Gennaro Favai (1879-1958). Il pozzo al centro del campo ha una vera da pozzo esagonale del 1520 con rilievi vegetali e ghirlande, e un bassorilievo molto consumato di S. Agnese.

All’altare maggiore c’è una tavola con il martirio di Santa Agnese. A destra dell’altare maggiore vi è Cristo avanti a Pilato di Odoardo Fialetti. Dopo la Cappella del Santissimo seguono due quadri che rappresentano rispettivamente la Manna nel deserto e l’Acqua che scaturisce, opere dell’Aliense. Vicino, c’è l’altare con la tavola di San Jacopo di Alessandro Varottari. Segue una tavola con San Vitale armato e i Santi Gervaso e Protasio della scuola di Damiano. Le portelle dell’Organo con il Padre Eterno in aria e Sant’Agnese sulle nubi, e l’Annunziata all’interno sono opere di Maffeo Verona. Sotto l’organo c’è una Cena della scuola del Tiziano, e vicino un quadro che rappresenta i Poveggioti.

La chiesa fu officiata fino al 1810, quando venne chiusa e ridotta a magazzino. Venduta all’asta il 3 maggio 1839, fu acquistata da Francesco Charmet che la cedette ai Padri Cavanis. La chiesa fu restaurata e riaperta al culto il 13 agosto 1854. L’ultimo intervento nel 1939 eliminò gli ultimi residui dell’antica fabbrica, lasciando l’interno quasi del tutto spoglio. Attualmente, la chiesa è collegata al convento dei frati Cavanis e all’annesso istituto scolastico, costituendo la cappella privata, anche se le funzioni domenicali sono aperte al pubblico.

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