Carissimi Benefattori,
La nostra opera “Casa Clamor Cavanis Ir. Aldo Menghi” è chiusa da circa 60 giorni; non abbiamo però abbandonato i dipendenti: stiamo facendo incontri di formazione online. Riusciamo ancora a versare gli stipendi, grazie alla convenzione stipulata con il Municipio. La nostra azione si esplica sull’intergenerazionalità cioè la Casa accoglie bambini (dai 6 anni) e anziani ultraottantenni, non escludendo le famiglie. E’ un lavoro particolarmente impegnativo: prendersi cura di bimbi, genitori e nonni, ognuno con la propria esigenza.
Con la chiusura abbiamo attivato il servizio della consegna del pasto da esporto (per tutta la famiglia) a più di 200 famiglie sia parrocchiani che extraparrocchiani, dato che molti hanno perso il lavoro (molte ditte hanno chiuso). Il nostro impegno, di fatto, non è diminuito con la chiusura ma si è moltiplicato.
Il governo ha istituito il lockdown anche qui, ma per chi viveva in strada la situazione diventava drammatica; così, in collaborazione con la comunità “Fazenda da Esperança”, siamo riusciti a togliere dalla strada ben 600 persone e dare loro un letto, una casa. Alcuni di loro erano vittime di dipendenze, così abbiamo attivato un servizio di aiuto nel recupero. La strada che stiamo percorrendo non è facile, ma camminiamo giorno per giorno con l’aiuto del Signore.
Un grande abbraccio, uniti nella preghiera. Padre Marcio Campos da Silva – San Paolo