Padre Diego Dogliani, CSCh, 91 anni compiuti, ha iniziato la videoconferenza di questo oggi (programma della settimana Cavanis) con questo ricordo:
“I ragazzi mi dicevano: Quando arriviamo a scuola lei è sempre presenti, ci accoglie e ci segue nelle nostre attività. È sempre con noi, vigili come un genitore … Non risolvi i nostri problemi, ma ci indica la strada perché possiamo con le nostre forze trovare la soluzione…”
Presentando la sua testimonianza e allo stesso tempo narrando le ricchezze del Carisma Cavanis, la sua la testimonianza è stata molto coinvolgente.
Ad un certo momento, indicando quanto profondo sia l’essere Cavanis, ha affermato:
“Per essere davvero un Cavanis, non basta leggere solo testi di storia e pedagogia Cavanis, è necessario lasciarsi trasportare attraverso la preghiera, la contemplazione e l’azione per conoscere i misteri di questo Carisma”.
In un altro momento valendosi della Sacra Scrittura e riferendosi al brano del giovane ricco (Matteo 19: 16-22), ha detto “È affascinante vedere che i fratelli Antonio e Marco Cavanis, hanno dato una nuova interpretazione alla storia del giovane ricco, visto che avevano buone condizioni economiche e hanno condiviso tutto ciò che avevano per poter accogliere ed educare i giovani e i bambini del loro tempo”.
Tra una provocazione e altra, P. Diego ha posto questa domanda:
“Quale risposta dovrebbe dare un religioso, un collaboratore, un educatore Cavanis all’attuale realtà educativa?”.