Cari confratelli, collaboratori laici, amici tutti, Senza voler ignorare il difficile momento che attraversiamo e senza avere la certezza di una via d’uscita, è bello sapere che in questi giorni possiamo guardare il futuro con quella rinnovata speranza che i cristiani conoscono molto bene, e sulla quale costruiscono ogni loro scelta e decisione.
Infatti, da quando Gesù Cristo è risorto, dopo una tragica passione e morte, tutto è cambiato e chi si lascia coinvolgere da questo sconvolgente avvenimento, sceglie e vive le priorità della vita più libero e sereno.
La Pasqua è la notizia più importante in mezzo al caos odierno, in cui il mondo è sommerso. È il fatto che può ridestare l’umanità dal torpore della paura e fare ritornare l’umanità a scommettere sul presente e sul futuro, con maggior attenzione alle relazioni, luogo dove nascono le novità e la creatività.
È rassicurante sapere che non esiste una forza capace di impedire il sopravvento della vita sulla morte e le sue conseguenze. E in un contesto di pessimismo e confusione, è confortante poter credere e sperare, fa davvero la differenza anche per noi che abbiamo a che fare con problemi e perplessità continue. Questo ci rendi aperti, disponibili ed entusiasti, di fronte alla nostra responsabilità di educatori e compagni di viaggio di tante persone.
Come educatori e “padri della gioventù” i Cavanis, religiosi e laici, trovano nel messaggio della Pasqua, la motivazione e l’inspirazione per essere con i ragazzi e giovani, soffocati e strangolati dalla paura e mancanza di passione, veri testimoni di un fatto veramente accaduto.
Questo avvenimento ha il potere di trasformare l’apatia e la rassegnazione in forza incendiaria capace di spazzare il male, sconvolgere le strutture obsolete e indicare le vie per un mondo nuovo, a misura di una nuova umanità.
L’augurio più bello che possiamo fare alle persone a cui vogliamo bene è che ognuno trovi motivazioni e forti desideri di rinnovamento della propria vita, lasciando spazio alla novità e alla luce che il Risorto porta a chi si lascia “risorgere” da Cristo.
Che la nostra Pasqua sia davvero l’inizio di un nuovo mondo, costruito da tutti, uomini e donne, che si riconoscono fratelli e sorelle nel comune sogno di una vita piena e abbondante, che il Cristo, vincitore della morte, assicura a quanti lo accolgono con gioia. Buona e Santa Pasqua!
P. Edmilson Mendes, CSCh