P. Rogerio Diesel neo dottore in Diritto Canonico

Gli orari e il “ritmo” del Seminario hanno favorito lo svolgimento del compito di formatore e l’attività di studente, poiché ero studente con i religiosi e formatore per loro.

P. Rogerio Diesel neo dottore in Diritto Canonico.
P. Rogerio Diesel neo dottore in Diritto Canonico.

Chi è P. Rogério Diesel?

P. Rogério Diesel – Io sono figlio di Hilário Diesel e Semilda Diesel. Ho una sorella, Fernanda Diesel Rup. Sono nato 31 dicembre 1975 nella Città di Planalto – Stato del Paraná – nel sud del Brasile.

Ho conosciuto i Padri Cavanis nella mia Città dove lavoravano nella Parrocchia Nossa Senhora de Lourdes. Nell’anno 1995 uno di loro, P. Nelson Luiz Martins, mi ha invitato a un’incontro vocazionale nel Seminario Nossa Senhora Aparecida nella Città di Realeza, Paraná;

ho risposto positivamente all’invito e sono andato a partecipare all’incontro vocazionale, alla fine del quale sono stato ritenuto idoneo ad entrare nel Seminario Santa Croce di Castro, Paraná, dove ho fatto il Liceo, l’Aspirantato e il Postulantato. Nell’anno 1999 ho fatto il Noviziato nel Seminário Antonio e Marcos Cavanis, nella Città di Ponta Grossa, Paraná, dove ho frequentato i due primi anni di Filosofia nell’Istituto di Filosofia e Teologia Mater Ecclesiae e ho concluso gli Studi di Filosofia nell’Istituto João Paulo II di Uberlândia – nello Stato di Minas Gerais.

Ho compiuto gli studi di Teologia nell’Istituto Santo Tomás de Aquino di Belo Horizonte e presso il Centro de Estudos Superiores di Juiz de Fora, nello Stato di Minas Gerais. Ho fatto specializzazione (master) in Psicologia nella Universidade Estadual de Maringá, Paraná.

Nell’anno di 2008, ancora diacono, sono stato nominato Rettore del Seminario Nossa Senhora Aparecida de Realeza, e nello stesso anno, nel giorno 19 aprile, sono stato ordinato Sacerdote nella mia Città.

Dal 2009 al gennaio 2014 sono stato parroco e rettore del Santuario Santa Rita da Cascia di Maringá. Nel gennaio 2014 sono venuto in Italia, a Roma, su invito del Preposito Generale P. Piero Fietta, per lavorare come formatore nel Seminario Internazionale della Congregazione, con la possibilità di continuare gli studi in Diritto Canonico da poco iniziati in Brasile.   

Formatore e studente?

P. Rogério Diesel – Gli orari e il “ritmo” del Seminario hanno favorito lo svolgimento del compito di formatore e l’attività di studente, poiché ero studente con i religiosi e formatore per loro.

L’esperienza di formatore e studente mi ha aiutato a comprendere, in primo luogo, le difficoltà e le esigenze dei membri della comunità nell’impegno academico; soprattutto all’inizio, con riguardo allo studio della lingua italiana e all’apprendimento della metodologia di studio, che per certi versi è diversa da quella dello Stato di provenienza. In secondo luogo, fare le due attività ha richiesto più impegno di studio, spesso fino a notte tarda, perché le esigenze dello studio non interferissero nel compito di formatore.

Inoltre, tenendo presente che studiare esige disciplina e costanza, credo che ho potuto svolgere in forma equilibrata i compiti di formatore e di studente e ho potuto anche aiutare i religiosi ad avere disciplina e costanza nello studio.  

P. Rogerio Diesel neo dottore in Diritto Canonico.
P. Rogerio Diesel neo dottore in Diritto Canonico.

Perché il Diritto Canonico?

P. Rogério Diesel – Nell’anno 2012 quando finii gli studi di specializzazione in psicologia avevo il desiderio di conseguire la licenza in storia per meglio comprendere la devozione popolare di Santa Rita nel Santuario di Maringá dove lavoravo; ma poiché la data del test di ingresso era già scaduta e io non avevo manifestato tale desiderio al Superiore Provinciale, ho lasciato perdere tale aspirazione.

Inoltre, in una conversazione con P. Paulo Oldair Welter, allora maestro dei novizi e Segretario provinciale ed oggi consigliere generale, mi ha espresso l’idea che sarebbe opportuno che un padre della Provincia Cavanis del Brasile studiasse Diritto Canonico; ho riflettuto su tale suggerimento, e come parroco e rettore del Santuario Santa Rita da Cascia vedevo l’importanza del Diritto Canonico per la vita, l’organizzazione e la missione della Chiesa.

Ho parlato e fatto richiesta al Superiore Provinciale P. Edemar de Souza, che mi ha autorizzato a studiare Diritto Canonico nell’Instituto Superior de Direito Canônico del Rio de Janeiro, sezione Londrina, Paraná.

Come è stato l’itinerario fino il Dottorato?

P. Rogério Diesel – Gli studi di Filosofia e Teologia ho svolto in Brasile; anche li ho iniziato gli Studi di Diritto Canonico, ma venuto in Italia per lavorare nel Seminario Internazionale Cavanis ho ricominciato da capo gli studi in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense, dove ho fatto prima la licenza e poi il Dottorato. 

P. Rogerio Diesel neo dottore in Diritto Canonico.
Tesi di P. Rogerio Diesel neo dottore in Diritto Canonico: L’AUTORITÀ E LA POTESTÀ ECCLESIASTICA COME SERVIZIO.

Quale il tema e perché di questa scelta per la Tesi?

P. Rogério Diesel – Il tema scelto per la Tesi è: L’AUTORITÀ E LA POTESTÀ ECCLESIASTICA COME SERVIZIO.

La scelta del tema, in primo luogo, è dovuta allo studio personale dei documenti del Vaticano II, soprattutto della Lumen Gentium, del Documento de Aparecida e dell’esortazione Apostolica di Papa Francesco Evangelii Gaudium, che permettono la comprensione della Chiesa come Popolo di Dio, nel quale ogni membro in virtù del Battesimo è discepolo-missionario di Gesù (Evangelii Gaudium, n. 120).

In tale prospettiva, la scelta del tema ha lo scopo di comprendere, dal punto di vista giuridico-pastorale, la relazione e l’atteggiamento che l’autorità deve avere come membro del Popolo di Dio.

Inoltre, l’interesse circa il tema è nato dall’osservazione dell’esercizio dell’autorità nel campo civile ed ecclesiastico e dallo studio delle discipline canoniche che trattano della struttura gerarchica della Chiesa, degli uffici ecclesiastici e della potestà ecclesiastica.

Sulla base di tale osservazione e studio, mi sono chiesto come l’autorità ecclesiastica debba svolgere il suo ruolo: se come prestigio ed onore o come servizio. La risposta che ho cercato di dare e argomentare nei cinque capitoli della Tesi, “è che l’autorità deve essere interpretata ed esercitata sempre e solo come servizio”.

Il primo capitolo affronta l’argomento circa i fondamenti dell’autorità e potestà ecclesiastica come servizio; il secondo capitolo presenta alcune modalità dell’esercizio della potestà e dell’autorità ecclesiastica come servizio; il terzo capitolo affronta il tema dell’autorità suprema della Chiesa (cann. 330-341), cioè del Romano Pontefice e del Collegio dei Vescovi insieme con il suo Capo; il quarto capitolo tratta il tema dell’esercizio dell’autorità e potestà ecclesiastica nella Chiesa particolare e il quinto capitolo presenta il tema dell’esercizio dell’autorità negli Istituti di Vita Consacrata e nelle Società di Vita Apostolica.

Il metodo pratico dello svolgimento dell’esposizione del tema è avvenuto a partire da tre chiavi di lettura e argomentazioni della tematica, cioè:

1) l’essere con e per dell’autorità ecclesiastica, ispirato dal Vescovo Agostino (354-430), che ha affermato di essere Vescovo per la comunità di Ippona e di essere cristiano con i cristiani;

2) la Sinodalità che è una forma e un metodo pratico dell’esercizio dell’autorità e potestà ecclesiastica come servizio, poiché l’autorità agendo in forma sinodale dialoga e conta sulla collaborazione dei membri della comunità per fare il discernimento e svolgere il proprio ufficio;

3) la sollecitudine dell’autorità nel promuovere il bene individuale e comunitario, atteggiamento che favorisce l’esercizio dell’autorità e potestà ecclesiastica per promuovere il bene e la crescita della Chiesa.

Il metodo utilizzato di ricerca fu la consulta delle fonti codiciali, pontificie, conciliari, della Curia Romana, di altri organismi della Santa Sede e altre fonti, insieme ad una relativa bibliografia, che hanno permesso lo svolgimento della tematica in una prospettiva giuridico-pastorale.

Infine, ho sottolineato nella conclusione che l’esercizio dell’autorità come servizio nella Chiesa non si configura tanto nel fare cose, quanto principalmente nella disposizione d’animo con cui l’autorità svolge il suo ufficio in favore del bene comune.

Così, l’esercizio dell’autorità nella Chiesa come servizio comporta soprattutto uno stile specifico con cui ognuno esercita l’autorità, ossia lo stile evangelico e quello della donazione personale per servire e non per essere servito (Mc 10,41-45), a esempio di  Gesù che pur essendo Maestro e Signore lava i piedi degli Apostoli (Gv 13,1-13); tale gesto mostra uno stretto collegamento tra autorità e servizio; per cui chi è investito di autorità serve la comunità comandando e comanda servendo, rendendo così visibile in sé la coerenza tra autorità ed esercizio di questa, finalizzata al bene comune e al bene e alla crescita della Chiesa. 

Per concludere, evidenzio che fin da piccolo ho cominciato ad aiutare i miei genitori nella campagna e nelle attività quotidiane in famiglia, fatto che mi ricordo con molto orgoglio, poiché ho imparato fin da piccolo il valore della famiglia, della vita spirituale ed ecclesiale, il valore dello studio e l’importanza dello sforzo quotidiano per ottenere esito positivo nella vita.

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