Ad un anno dal Capitolo generale 2019, l’Istituto Cavanis si ripresenta in Asia, più precisamente in Timor Est, portando nella “speranza di frutto” l’eredità che ci hanno lasciato i Venerabili P. Antonio e P. Marco Cavanis.
La Procura delle Missioni Cavanis (PMC), orientata da don Francesco Moser, sacerdote fidei donum della diocesi di Trento e missionario in Timor Est, da tempo rifletteva e animava religiosi e laici alla responsabilità di un percorso missionario in Timor Est. Lo Spirito Santo ha sostenuto questi sogni di missione. Ora, il monito di Gesù di “andare a proclamare il Vangelo”è diventato realtà: il 03 agosto due religiosi Cavanis, accompagnati dal Procuratore delle Missioni e dal Vicario Generale sono partiti per il Timor Est.
Il Preposito generale P. Piero Fietta, era già stato in visita a Timor Est e aveva ricevuto dal Vescovo di Dili, Mons. Virgilio, il fraterno invito a condividere con la Chiesa timorense il Carisma Cavanis. Il 05 agosto, P. José Valdir Siqueira (brasiliano) e P. Robert Fallera ( neo sacerdote filippino) sono stati accolti dai sacerdoti e dalla gente della “Parrocchia San Giuseppe”,guidata dai Padri Claretiani. Da questa stessa Parrocchia è stata smembrata la Stazione Missionaria di Lecibutak,ora affidata come campo di apostolato ai Padri Cavanis.
Il 60% della popolazione di Timor Est è giovane, e ha tanto bisogno di attenzione paterna e qualificata che la guidi con sicurezza verso un futuro migliore. Infatti, questo piccolo Paese asiatico si è liberato recentemente dal colonialismo e ha urgente bisogno di consolidare la sua identità, senza perdere la freschezza di tanti ideali per i quali molte persone, soprattutto giovani, hanno versato il proprio sangue. Non è esagerato affermare che i giovani hanno liberato il paese dai dominatori. Ora, però, sono preda facile dei controvalori e inganni a cui le Nazioni in via di sviluppo sono esposte.
La gente buona e semplice ha preparato una accoglienza fraterna e anche la casa per i missionari. Il futuro si dimostra propizio e assicurato in quanto possibilità di apostolato giovanile e espansione del Carisma Cavanis, dato il grande numero di bambini, adolescenti e giovani che già partecipano delle attività nella Comunità. I missionari potranno contare con animatori, catechisti e collaboratori vari che aspettano soltanto di essere introdotti alla conoscenza dello spirito missionario del carisma Cavanis. Al momento l’ostacolo maggiore è quello di imparare la lingua locale, per niente facile, ed avviare una buona comunicazione con la popolazione più semplice e povera. L’esperienza missionaria maturata nelle Filippine da P. José Valdir, la gioventù e l’entusiasmo di P. Robert, possono fare la differenza e far germinare presto in Timor Este il seme di buone vocazioni Cavanis.
Affidiamo all’intercessione di “Nostra Signora delle Grazie”,patrona della Stazione missionaria di Lecibutak,e dei venerabili fratelli, P. Antonio e Marco Cavanis, questo impegno missionario che la Congregazione assume, fidandosi pienamente della divina Provvidenza. La Procura delle Missioni Cavanis gioisce e assicura ai missionari Cavanis e alla Chiesa di Timor Este una vicinanza fraterna fatta di preghiera, comunione e gesti concreti di solidarietà. E che venga il futuro!
P. Edmilson Mendes, Procuratore delle Missioni Cavanis