Uniti nella sofferenza, ci siamo affidati a Dio

Come descriveresti il virus Covid-19?

Foto di Anna Shvets da Pexels.
Foto di Anna Shvets da Pexels.

Come descriveresti il virus Covid-19?

Un’esperienza che ti cambia per sempre e che ti fa ritrovare dei valori che molto spesso vengono dati per scontati o considerati superflui.

Nonostante le tante precauzioni, in modo improvviso e prepotente il virus ci ha colpito: mio padre è stato il primo ad averlo contratto in modo aggressivo, poi io e mia madre, per fortuna entrambi asintomatici. Ci siamo ritrovati in casa senza possibilità di uscire e vedere nessuno per un mese: sembrava di essere in un tunnel dal quale non si riusciva a percepire la luce, soprattutto le prime settimane eravamo sormontati dalla famosa siepe di Leopardi che non ti permetteva di vedere l’orizzonte.

C’è stato qualcuno che non ha compreso la complessità del momento che stavamo vivendo ma grazie al sostegno di chi ha dimostrato il bene più vero, amici e familiari, siamo riusciti tra le mille difficoltà a farci forza e ad avere la meglio contro il nemico più terribile che ci sia mai capitato. Questi momenti ti fanno comprendere che insieme si ha quella forza che da soli non avremmo mai.

L’isolamento da tutto ciò che ti circonda e la paura di non farcela ti indebolisce il cuore, una sensazione mai provata nella vita perché non immagini che tutto cambi da un momento all’altro in una velocità impressionante.

La domanda che sorge spontanea è “perché doveva colpire proprio noi?” Forse a questo appello, una risposta razionale non c’è e l’unica soluzione è affidarsi a chi, anche nei momenti più bui della nostra vita, non ci abbandonerà mai: il Signore. Attraverso le preghiere e le messe in diretta social, sentivamo nel nostro cuore la potenza di Dio che ci rasserenava e tranquillizzava. E’ stato un motivo per consolidare maggiormente la nostra fede, l’unico elemento in grado di farci trovare il senso della nostra esistenza.

Auguriamo a tutti di riuscire a superare ogni difficoltà che la vita presenta, con quell’umanità che ci rende unici ed insostituibili.

Patrizio Mariani

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