Vietnam: un viaggio speciale

La visita alla propria famiglia è sempre una tradizione cara a tutti noi religiosi Cavanis.

La visita alla propria famiglia è sempre una tradizione cara a tutti noi religiosi Cavanis. Anche se lasciamo tutto indietro e iniziamo a fare parte della grande famiglia religiosa Cavanis, manteniamo un forte legame con le nostre famiglie biologiche e le visitiamo secondo le regole fissate dal diritto proprio della nostra Congregazione. 

La mia opportunità di visitare mia famiglia è stata confermata lo scorso giugno però la procedura del viaggio è stata unica e speciale dato una grande complicazione a causa della pandemia.

A causa del covid 19 la frontiera vietnamita è stata e quindi tutti voli commerciali sono stati sospesi. Per tornare in patria, ho dovuto prenotare un volo speciale organizzato dallo stato vietnamita ed esclusivamente per persone di questa nazionalità.

Il mio primo tentativo di prenotare il viaggio per Vietnam non è andato bene. Con il secondo, ho ricevuto una risposta positiva ed il volo è stato fissato per il 27/06/2021, con partenza da Francoforte – Germania. La mattina del giorno seguente, il volo è arrivato a Nha Trang, una città balneare sulla costa del Vietnam meridionale. All’arrivo, come misura per affrontare l’emergenza pandemica del Covid-19, siamo stati trasferiti subito in una struttura per una quarantena di 21 giorni come previsto dall’autorità sanitaria già prima della partenza.

In un primo momento ho fatto la quarantena in una stanza assieme con gli altri 03 seminaristi dell’Arcidiocesi di Hanoi che ho conosciuto durante il volo e che tornavano in Vietnam dopo aver compiuto i loro studi: uno in Italia e gli altri due in Spagna. Assieme a loro, ogni giorno, abbiamo tenuto un orario come quello del seminario, cioè con momenti per la preghiera e tempo per la santa messa online. Però, dopo 10 giorni al nostro gruppo si sono aggiunti altri 02 signori di altra fede e per rispetto a loro abbiamo deciso di partecipare solo alla messa assieme. La preghiera da quel momento la facevamo personalmente. 

Per tutto il periodo della quarantena, per la sicurezza e per evitare contagio, siamo rimasti sempre dentro la stanza, perciò, ci hanno portato da magiare e ci hanno controllato la temperatura corporale ogni giorno. Per completare la quarantena, era necessario il tampone che abbiamo fatto per ben 03 volte: il primo al 2° giorno, il secondo al 14° giorno e il terzo al 20° giorno della quarantena. 

Dopo questo periodo di quarantena, abbiamo potuto tornare a casa, e a casa si è chiesto di fare un’altra quarantena di 7 giorni, prima di poter muoversi liberamente.

Sono contento che anche se è stato complicato il viaggio per la visita alla mia famiglia sia stato possibile e ringrazio Dio sempre per questa opportunità di poter passare un po’ di tempo con miei.

Religioso Vu Van Kien, Dal Vietnam

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